Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) sta per pubblicare una serie di risposte ufficiali (FAQ) relative al cosiddetto “Decreto Salva Casa“.
L’obiettivo di queste indicazioni è chiarire alcuni aspetti pratici della normativa, con particolare attenzione alle procedure di sanatoria per le piccole difformità edilizie.
Uno dei punti centrali riguarda le varianti realizzate prima del 30 gennaio 1977, data di entrata in vigore della legge Bucalossi. Secondo le nuove direttive, queste modifiche possono essere regolarizzate attraverso la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA), anche se realizzate successivamente all’ottenimento del titolo edilizio. Le sanzioni previste per la regolarizzazione variano tra 1.032 e 10.238 euro.
Un altro aspetto chiave trattato nelle FAQ riguarda lo stato legittimo degli immobili. Per determinarlo, si farà riferimento all’ultimo titolo edilizio rilasciato, a condizione che il comune abbia svolto le necessarie verifiche. Se nei documenti ufficiali del più recente intervento edilizio il privato ha già indicato gli estremi dei titoli precedenti, la verifica si considera presunta. Questo criterio si applica sia alle Scia che ai permessi di costruire.
Le nuove indicazioni prevedono anche la possibilità di presentare un’unica domanda di sanatoria per più irregolarità contemporaneamente. Ad esempio, sarà possibile richiedere in un’unica istanza la regolarizzazione di una parziale difformità insieme a un cambio di destinazione d’uso.
Infine, per quanto riguarda gli abusi edilizi in zone soggette a vincoli paesaggistici, la normativa chiarisce che il privato dovrà presentare una singola istanza di sanatoria al comune. Sarà poi l’amministrazione a inoltrare richiesta di accertamento di compatibilità agli enti competenti, anche nel caso in cui la difformità riguardi solo una parte dell’immobile.
Questi chiarimenti forniscono un quadro più preciso sulle procedure per la regolarizzazione di piccole difformità edilizie, offrendo supporto sia ai professionisti del settore che all’amministrazione locale.